logo
  • Igiene e Sicurezza

    nei luoghi di lavoro
  • Igiene e Sicurezza

    nei cantieri
  • Prevenzione

    incendi
  • Centro di Formazione

    AIFOS
 

LED sui luoghi di lavoro: la vista può essere a rischio

LED sui luoghi di lavoro: la vista può essere a rischio

Uno studio diffuso dall’ Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza Sanitaria, dell’Alimentazione e del Lavoro (Anses), ha rilevato che l’uso dell’illuminazione a LED (fonti d’illuminazione a diodi ad emissione luminosa) sui luoghi di lavoro crea potenziali rischi alla vista dei lavoratori.
L’équipe che ha condotto la ricerca, composta da oculisti, dermatologi, light designer, e fisici delle radiazioni ottiche, ha dimostrato i danni dovuti all’esposizione alla radiazione blu dei LED e i danni dovuti all’abbagliamento.
I LED in commercio, hanno una forte componente di luce blu che unendosi ad una coppia di LED a fosforo giallo permette l’emanazione della luce bianca caratteristica che, seppur a basso consumo, implica anche un danno visivo alle cellule della retina. Questa subisce un forte stress ossidativo a seguito della progressiva esposizione alla luce.
I rischi aumentano in base al tempo di esposizione e non esiterebbe una soglia minima di tollerabilità. Maggiormente esposti sarebbero quei lavoratori che già lamentano patologie degli occhi e che sono sottoposti ad esposizioni ripetute, oltre a quei professionisti che devono lavorare necessariamente con illuminazione ad alta intensità, i soggetti fotosensibilii ed i bambini.
Secondo l’Anses il rischio abbagliamento, poi, è maggiore di una luce comune, in quanto la luminanza di un LED può superare di mille volte quella di un illuminazione normale, e l’irraggiamento può quindi superare il livello di disagio visivo: ciò vale in qualsiasi punto venga posta la luce, anche laddove venga posta in modo da garantire il comfort visuale.
L’Anses raccomanda quindi di escludere l’adozione di illuminazione a LED per l’illuminazione pubblica e di limitarne l’uso in ambienti di lavoro, soprattutto per gli installatori di impianti di illuminazione, particolarmente esposti a questo rischio.